02 marzo 2024
In atto una massiccia riforma dello Sport a tutti i livelli imposta dall’Europa a seguito di sanzioni. Ma aiuta veramente chi si impegna, nella stragrande maggioranza solo per passione , a proseguire nel proprio impegno ?
Come ormai spesso sta succedendo l'Europa impone le proprie regole agli Stati membri ma,come già visto per le misure di zucchine o spigole vendibili, non sempre il risultato va a favore dello scopo principale. Sembra essere il caso della Riforma dello Sport in atto che ,dalle piccole Asd di paese che svolgono un ruolo di volontariato impagabile per lo sport di base, fino ai livelli professionisti più elevati si sta abbattendo come uno tsunami sul settore in toto. Molteplici gli adempimenti burocratici e fiscali imposti (che ognuno può approfondire in altra sede )ma certo è che il tessuto di base che rende possibile la praticabilità dello sport alla nostra popolazione e' attualmente garantito dalle migliaia di piccole Asd impegnate nelle varie discipline sportive che, con passione e in regime di volontariato,contribuiscono allo stato di salute generale di italiani ed italiane di ogni età . Forse non porteranno medaglie da celebrare in Quirinale ma impattano certamente a favore della nostra spesa sanitaria. Molte piccole e preziose società molleranno il colpo : cambio statuti, registri da tenere , partite iva da aprire , assicurazioni obbligatorie da fare , contratti co.co.co. anche per piccoli compensi ,ecc . faranno sì che per molti , pur con rammarico, il gioco non valga più la candela. Spero che qualcuno si renda conto del danno che si potrebbe compiere obbligando un gruppo di 20/ 25 soci / atleti di una Asd ,magari dal bilancio annuo di poche migliaia di euro ,a tenere in vita una struttura da azienda commerciale a tutti gli effetti . Ritengo non sarebbero certo da biasimare se decidessero di occuparsi d'altro .